domenica 1 marzo 2009

L'Iran domanda le scuse di Hollywood

Questo articolo dello Spiegel racconta che nei giorni passati sono arrivati in Iran rappresentanti dell'industria cinematografica americana per tenere seminarii su varii aspetti della produzione di un film. Per l'occasione, Javad Shamaqdari, un consigliere del Presidente della Repubblica iraniana per le questioni culturali, avrebbe domandato le scuse di Hollywood per film come '300', ricostruzione caricaturale e squallida della battaglia delle Termopili, o il recente 'The Wrestler', in cui si ridicolizzano gli antichi persiani o i moderni iraniani. Non si sa se ridere dell'assurdità di queste richieste o unirsi a Shamaqdari nel pretendere le scuse del regista di '300' nei confronti degli spettatori. E magari anche la restituzione del prezzo del biglietto.
Però forse non è il caso di sottovalutare la marea montante dei nazionalismi identitarii, delle rivendicazioni storiche strampalate ma non meno pericolose e dei tradizionalismi inventati.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Preoccupa anche l'idea che le scuse di Hollywood possano tranquillizzare chicchessia. Della serie 'se lo dice il cinema amercicano, che siamo gli eredi di Serse, allora sarà sicuramente vero'.