mercoledì 25 marzo 2009

Ronde: La via russa

Lo scrittore francese di cose economiche, Jean-François Melon scriveva nel XVIII secolo che due cose sono necessarie al commercio: la sicurezza e la libertá. Ma la libertá é piú importante, perché, se liberi, i commercianti si organizzano da soli le proprie difese. E citava l'esempio dei commercianti di Bordeaux durante una guerra contro gli Inglesi. Il problema si crea quando la libertá di difendersi da soli finisce per minacciare la sicurezza e la libertá d'altrui.
A parte queste considerazioni generali, la questione delle ronde presenta paralleli in altri paesi. E siccome la costituzione italiana é stata scritta da gente che aveva la Russia come modello, ecco il modello delle ronde russe. I componenti si chiamano druzhinki. Sono volontari e pattugliano insieme alla polizia (talvolta per evitare che gli agenti taglieggino). Vanno in giro con una fascia rossa al braccio e prendono gratis l'autobus. C'é chi argomenta che abituino la gente ad avere soggezione per ogni forma di autoritá. In ogni caso, assomigliano a pattugliamenti analoghi dei tempi sovietici. Ne parla il New York Times.

Nessun commento: